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domenica 26 luglio 2015

Grandi terremoti stanno scuotendo la Groenlandia e gli scienziati hanno appena scoperto l'inquietante motivo per cui succede

DaThe Washington Post”. Traduzione di MR (via Alexander Ač)



La superficie del ghiacciaio Helheim è incredibilmente irregolare ed ampia (Foto: Nick Selmes, Swansea University) 
Di Chris Mooney 


Se la Groenlandia se ne va, sta diventando evidente che non se ne andrà in silenzio. Gli scienziati hanno già documentato interi laghi di acqua di fusione che svaniscono nel giro di ore dalla superficie della grande calotta glaciale della Groenlandia, man mano che si aprono enormi crepacci sotto di loro. Ed ora gli scienziati hanno fatto luce sui meccanismi che stanno dietro ad un altro effetto geofisico drammatico portato dalla massa di ghiaccio, non di rado spessa chilometri, che sussulta e fonde: i terremoti. In un nuovo saggio sulla rivista Science, una squadra di ricercatori dell'Università di Swancity nel Regno Unito, l'Osservatorio Terrestre di Lamont-Doherty dell'Università della Columbia e diverse altre istituzioni, spiegano in che modo la perdita di ghiaccio della Groenlandia possa generare terremoti glaciali. In breve: quando grandi iceberg si staccano dalle estremità dei ghiacciai che si estendono in mare, cadono in acqua e spingono i ghiacciai stessi all'indietro. Il risultato è un evento sismico rilevabile sulla Terra.

domenica 8 marzo 2015

Affrontare i terremoti indotti dall'iniezione di fluido

Da “Phys.org”. Traduzione di MR (h/t Cristiano Bottone)

Sull'argomento dei terremoti correlati all'iniezione di fluidi nel sottosuolo, vedi anche questo post di Aldo Piombino.

Di Susan Garcia


Sismogramma registrato da un sismografo all'Osservatorio Weston in Massachusetts, USA. Foto da Wikipedia

Un saggio pubblicato oggi su Science fornisce un caso di maggiore trasparenza e raccolta di dati per l'attivazione di strategie per mitigare gli effetti dei terremoti antropogenici causati dall'iniezione di acque reflue associate alla produzione di petrolio e gas negli Stati Uniti. Il saggio è il risultato di una serie di laboratori condotti dagli scienziati dell'USGS in collaborazione con l'Università del Colorado, dell'Oklahoma Geological Survey e del Laboratorio Nazionale Lawrence di Berkeley, suggerisce che è possibile ridurre il rischio di sismicità indotta attraverso la gestione delle attività di iniezione.

Grandi aree degli Stati Uniti che erano soggette a pochi terremoti o a nessuno, negli ultimi anni hanno registrato un aumento notevole dell'attività dei terremoti che ha causato una considerevole preoccupazione e danni alle strutture. L'aumento dell'attività sismica, specialmente negli Stati Uniti centrali, non è il risultato di processi naturali. Piuttosto, l'aumento della sismicità è dovuto all'iniezione di fluido associato alle nuove tecnologie che favoriscono l'estrazione di petrolio e gas da riserve precedentemente improduttive. Queste moderne tecniche di estrazione danno come risultato grandi quantità di acque reflue prodotte insieme a petrolio e gas. Lo smaltimento di queste acque reflue attraverso la loro iniezione in profondità occasionalmente provoca terremoti che sono abbastanza forti da essere percepiti e a volte persino dannosi. L'iniezione in profondità delle acque reflue è la causa principale del drammatico aumento dei terremoti rilevati e del corrispondente aumento del rischio sismico negli Stati Uniti centrali.