domenica 14 febbraio 2016

Come l'Uruguay è passato dai combustibili fossili al 95% di elettricità pulita in 10 anni

Da “U.S. Uncut”. Traduzione di MR (via Bill Everett)

3 dicembre 2015

“Il paese sta definendo le tendenze globali per l'investimento in rinnovabili”.
Mentre i leader mondiali si riuniscono a Parigi per discutere come frenare il cambiamento climatico, il popolo dell'Uruguay si sta godendo l'energia accessibile e pulita con pochissimo inquinamento.

Durante l'ultimo decennio, l'Uruguay è passato da una totale dipendenza da combustibili fossili sporchi ad avere più del 94% della loro elettricità da fonti rinnovabili. La cosa più incredibile è che l'Uruguay ha fatto il passaggio senza alcun sussidio governativo ed ora garantisce ai cittadini bollette energetiche mensili più basse di prima.

“Ciò che abbiamo imparato è che le rinnovabili sono semplicemente un buon affare”, dice Ramón Méndez, Direttore Nazionale per l'Energia. “I costi di costruzione e manutenzione sono bassi, nella misura in cui si fornisce un ambiente sicurto agli investitori, è un [affare] molto attraente”.


Méndez è anche veloce nell'evidenziare che mentre il piano che hanno seguito è semplice, non è successo in una notte.

“Abbiamo dovuto superare una crisi per raggiungere questo punto. Abbiamo passato 15 in una cattiva situazione”, ha detto Méndez a The Guardian. “ma nel 2008, abbiamo lanciato una politica energetica a lungo termine che copriva tutto... Finalmente avevamo chiarezza”.

Méndez ha attribuito il successo dell'Uruguay nel fornire un ambiente che incoraggia sia gli investimenti stranieri sia le partnership con società pubbliche. A causa della loro proprietà da parte del governo dell'Uruguay, queste società pubbliche offrono un rischio basso ed affidabilità per le ditte private, che hanno creato un ambiente operativo che continua a pagare dividendi per chiunque si coinvolto nel processo. Offrendo agli investitori stranieri prezzi su contratti ventennali garantiti dalle loro aziende di servizi statali, l'Uruguay ha rimosso la necessità di gonfiare i contratti con sussidi ed agevolazioni fiscali, scegliendo invece di offrire coerenza ed affidabilità in ciò che è diventata un'industria volatile a causa di  un ciclo di incertezza politica senza fine in Medio Oriente ed Asia.

A causa di questo, c'è una lunga fila di ditte straniere che vogliono assicurarsi contratti per l'energia dai parchi eolici e dagli impianti di energia idroelettrica che continuano ad essere costruiti coi profitti dei contratti attuali. Questa competizione per comprare l'energia pulita dell'Uruguay sta mantenendo la domanda estera alta mentre fornisce ai residenti energia economica e pulita.

Questo ciclo costante di investimento ed espansione dell'energia pulita permette all'Uruguay di soddisfare più del 90% della domanda nazionale di elettricità senza usare centrali a carbone o energia nucleare. Hanno anche lavorato con grandi impianti di lavorazione agricola per convertirli in impianti di cogenerazione a biomassa, che essenzialmente permettono loro di alimentare sé stessi senza bisogno di combustibili fossili.

Inoltre, l'Uruguay ha anche diversificato le sue fonti di energia rinnovabile aggiungendo sia biomasse sia impianti solari. Questo mix vario di risorse energetiche, insieme alla loro strategia a lungo termine che paga grandi dividendi, li ha resi un modello per paesi che cercano di disinvestire dai combustibili fossili.

Il loro piano si è guadagnato l'attenzione e le lodi della Banca Mondiale e della commissioine economica per l'America Latina e i Caraibi e il WWF lo scorso anno ha nominato l'Uruguay fa i suoi “Leader per l'energia verde”, dichiarando: “Il paese sta definendo le tendenze globale per l'investimento in energia rinnovabile”.