venerdì 17 agosto 2012

Groenlandia: il ghiaccio si squaglia



 In questi mesi, la Groenlandia ha visto un crollo inusitato del suo "albedo", ovvero della sua riflettività, a indicare lo scioglimento della superficie della calotta glaciale. Come si vede nella figura qui sopra, dopo il momento peggiore, a circa metà Luglio, adesso l'avanzare della stagione sta riportando il ghiaccio in superficie. E' stato un evento impressionante che mostra come il global warming stia avanzando a velocità inaspettate. Una volta, pensavamo che era qualcosa di cui si sarebbero dovuti occupare i nostri nipoti. Eh, no, il global warming è qui e adesso. E l'anno prossimo, cosa vedremo?

Qui di seguito, riportiamo dal sito della Nasa il rapporto originale della fusione superficiale dei ghiacci di Groenlandia. Traduzione di Massimiliano Rupalti.




24 luglio 2012. Per diversi giorni questo mese, la copertura di ghiaccio della Groenlandia si è sciolta su un'area più grande che mai in più di 30 anni di osservazioni satellitari. Quasi l'intera copertura di ghiaccio della Groenlandia, dai margini di basso spessore della costa al suo centro di due miglia, ha avuto un qualche grado di scioglimento alla superficie, secondo le misure di tre distinti satelliti analizzati dalla NASA e da scienziati universitari.

D'estate, in media, circa la metà della superficie calotta di ghiaccio della Groenlandia si scioglie naturalmente. Ad alta quota, gran parte di quell'acqua si ricongela sul posto. Vicino alla costa, un po' dell'acqua viene trattenuta dalla calotta di ghiaccio e il resto si perde nell'oceano. Ma quest'anno l'estensione dello scioglimento del ghiaccio in superficie o vicino ad essa ha avuto uno scarto drammatico. Secondo i dati satellitari, una stima del 97% della superficie della calotta glaciale si è scongelata ad un certo punto a metà luglio.



Estensione della superficie sciolta sulla calotta glaciale della Groenlandia l'8 luglio (a sinistra) e il 12 luglio (a destra). Le misurazioni di tre stelliti hanno mostrato che l'8 luglio circa il 40% della calotta glaciale ha subito lo scongelamento sulla superficie o nei pressi. In pochi giorni, lo scioglimento ha accelerato drammaticamente ed un parte della superficie della calotta glaciale stimata nel 97% si è scongelata entro il 12 luglio.



I ricercatori non hanno ancora determinato se quest'evento di scioglimento condizionerà il volume complessivo di ghiaccio perso quest'estate e contribuirà all'aumento del livello del mare.

“La calotta di ghiaccio della Groenlandia è una vasta area con una storia di cambiamenti multiforme. Questo evento, in combinazione con altri fenomeni naturali ma non comuni, come il grande evento di parto avvenuto la scorsa settimana sul ghiacciaio Petermann, sono parte di una storia complessa”, ha detto Tom Wagner, gestore del programma della criosfera della NASA a Washington. “Le osservazioni satellitari ci stanno aiutando a capire come eventi come questi possono essere fra loro in relazione così come i sistemi climatici più ampi”.


Son Nghiem del Jet Propulsion Laboratory della NASA a Pasadena, in California, stava analizzando dati radar dal satellite Oceansat-2 dall'Indian Space Research Organization la scorsa settimana, quando ha notato che gan parte della Groenlandia sembrava esser stata sottoposta a scioglimento di superficie il 12 luglio. Nghiem ha detto, “Ciò era così straordinario che all'inizio ho messo in dubbio i risultati: era vero o era dovuto ad un errore nei dati?”


Nghiem si è consultato con Dorothy Hall la Centro per il Volo Spaziale della NASA Goddard, a Greenbelt, nel Maryland. La Hall studia la temperatura di superficie della Groenlandia usando uno Spettroradiometro a Risoluzione di Immagine Moderata (MODIS) che si trova sui satelliti Terra and Aqua della NASA. Essa ha confermato che MODIS ha mostrato temperature inusualmente alte e che quello scioglimento era esteso oltre la superficie della calotta glaciale.

Thomas Mote, un climatologo all'Università della Georgia di Athens, e Marco Tedesco della City University di New York hanno a loro volta confermato lo scioglimento osservato da Oceansta-2 e MODIS con dati satellitari di microonde passive provenienti da un Sensore Speciale di Microonde Imager/Sounder che si trova su un satellite dell'Aeronautica Militare Statunitense.

Lo scioglimento si allarga rapidamente. Le mappe di scioglimento derivate da tre satelliti hanno mostrato che l8 luglio circa il 40% della superficie della calotta glaciale si era sciolta. Il 12 luglio se ne era sciolto il 97%.

Questo evento di scioglimento estremo ha coinciso con un forte apice di aria calda, o cappa di calore, sulla Groenlandia. Questo apice è stato uno di una serie che hanno dominato il tempo della Groenlandia dalla fine di maggio. “Ogni apice successivo è stato più forte del precedente”, Ha detto Mote. Quest'ultima cappa di calora ha cominciato a dirigersi sulla Groenlandia l'8 luglio e poi ha stazionato sulla calotta glaciale per circa i tre giorni successivi. Dal 16 luglio, ha cominciato a dissolversi.

Anche l'area intorno alla Stazione Summit, nella Groenlandia centrale, che essendo a 2 miglia sul livello del mare è prossima al punto di spessore più alto della calotta glaciale, ha mostrato segni di scioglimento. Uno scioglimento così pronunciato al Summit e attraverso la calotta glaciale non avveniva dal 1889, secondo le carote di ghiaccio analizzate da kaitlin Kegan al Dartmouth College di Hanover, nel New Hapshire. Una stazione meteo del NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration) al Summit, ha confermato temperature dell'aria oscillavano al di sopra o entro un grado dal congelamento per diverse ore l'11 e 12 luglio.
“Le carote di ghiaccio provenienti dal Summit mostrano che gli eventi di scioglimento di questo tipo avvengono in media circa una volta ogni 150 anni. Con l'ultimo avvenuto nel 1889, questo evento è puntuale”, dice Lora Koenig, una glaciologa membra del gruppo di ricerca che analizza i dati del satellite. “Ma se continuiamo ad osservare eventi di scioglimento come questo nei prossimi anni, sarebbe preoccupante”.