martedì 21 agosto 2012

Gli esseri umani sono troppo insignificanti per condizionare il clima?

Da Cassandra's Legacy. Traduzione di Massimiliano Rupalti


Gli esseri umani sono davvero così piccoli ed insignificanti che le loro attività non hanno alcuna influenza sul clima? Alcune persone lo sostengono ma, se siete anche voi di questa opinione, dovreste cambiare idea una volta che avrete letto quanto le attività umane influenzino la crosta terrestre. Per esempio, la quantità di roccia e suolo che movimentiamo ogni anno potrebbe riempire il Gran Canyon in circa 50 anni.



Estratto da un libro in preparazione di Ugo Bardi - titolo provvisorio "risorse minerali e il futuro dell'uomo”

Le quantità di minerali estratte oggigiorno sono immense e diventano anche più grandi se consideriamo come “estrazione” anche l'uso del suolo fertile in agricoltura, suolo che viene consumato dal processo chiamato erosione. E' stato stimato che vengono erosi e scaricati negli oceani circa 4 miliardi di tonnellate di suolo agricolo ogni anno solo negli Stati Uniti (1). In tutto il mondo, la quantità totale è stata stimata in 75 miliardi di tonnellate all'anno da Pimentel et al. (2) e in 120 miliardi di tonnellate da Hooke (3). Queste quantità fanno sembrare insignificanti quelle create dall'erosione naturale, almeno di un ordine di grandezza più piccole.

A questa quantità collegata all'agricoltura dobbiamo aggiungere la quantità di roccia e sabbia spostata dall'industria dell'edilizia. Dai dati del USGS (United Staes Geological Survey), scopriamo che la produzione mondiale di sabbia e ghiaia potrebbe superare i 15 miliardi di tonnellate all'anno. La produzione mondiale complessiva di cemento nel 2008 è stata di 2,8 miliardi di tonnellate. La Cina, da sola, ne produce più di un miliardo di tonnellate all'anno, che sono circa 450 kg a persona di media. Secondo Bruce Wilkinson (4), possiamo visualizzare la quantità totale di roccia e suolo movimentati dagli esseri umani annualmente considerando che queste quantità sono “circa 18.000 volte quella dell'eruzione del Krakatoa, in Indonesia, nel 1883, circa 500 volte il volume del Bishop Tuff in California e circa due volte il volume del Monte Fuji in Giappone. A questi ritmi, questa quantità di materiali riempirebbe il Grand Canyon in Arizona in circa 50 anni”.


1) Azimut, 29 giugno 2011, John Baez http://johncarlosbaez.wordpress.com/2011/06/27/this-weeks-finds-week-315/ (Visitato il 12 agosto 2011)
2) David Pimentel; C. Harvey; P. Resosudarmo; K. Sinclair; D. Kurz; M. McNair; S. Crist;. L. Shpritz; L. Fitton; R. Saffouri; R. Blair. 1995, Science, New Series, Vol. 267, p. 1117-1123
3) Hooke, R.L.B., 2000, On the history of humans as geomorphic agents, Geology, v. 28 p 843-846
4) Wilkinson, Bruce, 2005, “Humans as geologic agents: a deep-time perspective”, Geology, 22 pp 161-164